Scheda Informativa
AN.7.1 Consulenza finalizzata all’adozione di strumenti di autocontrollo del bilancio dell’azoto per l’applicazione delle BAT in suinicoltura
Motivazione:
In Veneto vi sono 2.065 allevamenti di suini (dati ISTAT dicembre 2020), e in tutta la regione si contano circa 624.000 capi. Le province dove si concentra il maggior numero di allevamenti di questo tipo sono Padova, Treviso e Verona. La Direttiva 91/676 CEE, recepita dal DM 5043 del 25 febbraio 2016, trova attuazione a livello regionale con la DGR n. 813/2021, che ha dato avvio al Quarto Programma d'Azione per le zone vulnerabili ai Nitrati di origine agricola per il Veneto. Essa prevede un carico di azoto zootecnico pari a 170 kg per ettaro all’anno nelle zone vulnerabili, ossia le aree ad alto rischio di inquinamento delle falde freatiche, adempimento che viene attuato e verificato tramite applicativo informatico regionale. Altresì gli Allevamenti da ingrasso con più di 2000 posti o con una capienza superiore a 750 scrofe nel caso di allevamenti per la riproduzione sono soggetti al rilascio dell’AIA (autorizzazione integrata ambientale). La Commissione europea con Decisione di esecuzione (UE) 2017/302 del 15 febbraio 2017 ha approvato le conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (BAT) concernenti l’allevamento intensivo di pollame o di suini (di seguito “BAT Conclusions”), pubblicate sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 21 febbraio 2017, ai sensi della direttiva 2010/75/UE del Parlamento europeo e del Consiglio. Con la Deliberazione della Giunta regionale n. 1100 del 31 luglio 2018 sono state approvate le Linee guida per il riesame delle Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA) allevamenti a seguito delle nuove disposizioni comunitarie approvate. In data 24 aprile 2024 è stata approvata la Direttiva UE 2024/1785 che modifica la direttiva 2010/75/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento), e che sarà recepita dagli Stati membri (Italia compresa) entro il primo luglio 2026. Per quanto sopra esposto, tra le BAT da attuare assume grande importanza la BAT 3, che deve essere implementata per ridurre l'azoto totale escreto e quindi le emissioni di ammoniaca, rispettando nel contempo le esigenze nutrizionali degli animali. La BAT consiste nell'usare una formulazione della dieta e una strategia nutrizionale che includano una, o una combinazione, delle seguenti tecniche in relazione all’applicabilità:
a. Ridurre il contenuto di proteina grezza per mezzo di una dieta-N equilibrata basata sulle esigenze energetiche e sugli amminoacidi digeribili;
b. Alimentazione multifase con formulazione dietetica adattata alle esigenze specifiche del periodo di produzione;
c. Aggiunta di quantitativi controllati di amminoacidi essenziali a una dieta a basso contenuto di proteina grezza; (L’applicabilità può essere limitata se i mangimi a basso contenuto proteico non sono economicamente disponibili. Gli amminoacidi di sintesi non sono applicabili alla produzione zootecnica biologica);
d. Uso di additivi alimentari nei mangimi che riducono l'azoto totale escreto.
In particolare per la dimostrazione dell’applicazione della BAT 3 si vogliono utilizzare le metodologie e strumenti di bilancio dell’azoto per il calcolo di escrezioni e rese, validati per l’impiego in autocontrollo. A livello regionale è utile orientare anche gli allevamenti non soggetti ad AIA all’adozione di innovative tecniche di alimentazione.
Obiettivi:
-migliorare la sostenibilità ambientale dell’allevamento suinicolo intervenendo “a monte” del processo emissivo dell’attività zootecnica, attraverso strategie indirizzate al miglioramento dell’efficienza alimentare degli animali per la riduzione delle escrezioni di nutrienti (azoto e fosforo).
- dare suggerimenti al fine di ottimizzare i fattori della produzione;
- fornire soluzioni ai problemi che limitano l’impiego della BAT “alimentazione” degli animali.
Descrizione del servizio:
Le modalità di svolgimento della consulenza si basano sull’utilizzo di una check list per rilevare i dati aziendali, di uno strumento di calcolo del bilancio dell’azoto nell’allevamento suinicolo, nonché del Bilancio semplificato (BS) messo a punto dal Crea – Centro Politiche e Bioeconomia (CREA-PB) per quanto concerne la raccolta e l’analisi degli aspetti tecnici ed economici. Nell’attività di check up, il consulente si avvale quindi della sopracitata check list per fotografare la realtà aziendale dal punto di vista della sostenibilità, nonché del bilancio semplificato per la sistematizzazione dei dati economici dell’anno precedente all’avvio della consulenza. Il consulente avvia il monitoraggio della BAT alimentazione mediante il Tool calcolo del bilancio dell’azoto. Pertanto, il consulente ottiene dall’impresa le informazioni relative ad alcuni parametri “chiave” di sostenibilità, raccoglie i dati strutturali, gestionali, i dati economici nonché sulle tecniche e pratiche di allevamento, in particolare riguardanti l’alimentazione, ai fini di una valutazione ambientale. Le informazioni raccolte permettono, oltre che di fotografare la realtà aziendale, di confrontare le performance economiche rispetto a quelle di altre imprese. Il consulente analizza insieme all’imprenditore la situazione economica e gestionale, mettendo a fuoco i possibili punti critici o le opportunità da sviluppare. Se necessario, è prevista la possibilità di eseguire analisi degli alimenti, in particolare per la presenza di micotossine sugli alimenti autoprodotti, nonché dell’acqua di abbeverata se prelevata da fonti naturali o pozzi. Sulla base delle informazioni raccolte, esegue quindi, assieme all’imprenditore, un esame integrato dei diversi fattori componenti la situazione di partenza, valutando i possibili punti in cui bisognerebbe intervenire. Il consulente prosegue il monitoraggio dell’attività di allevamento indicando, all’impresa, gli eventuali aggiustamenti da compiere sulla base di quanto risulta dalla compilazione del Tool relativo al bilancio dell’azoto; verifica l’efficacia di eventuali misure di miglioramento messe in atto dall’azienda durante il periodo della consulenza. Durante tutto il periodo previsto per l’esecuzione dell’operazione, il Soggetto prestatore di consulenza garantisce anche assistenza telefonica all’impresa. Il consulente esegue in totale quattro visite aziendali.
Output:
- check-list suinicoltura sostenibile;
- Bilancio semplificato ex ante;
- n. 4 rapporti tecnici di visita aziendale;
- n. 1 scheda compilata Tool calcolo del bilancio dell’azoto ex ante;
- n. 1 scheda compilata Tool calcolo del bilancio dell’azoto ex post;
- eventuali analisi chimico fisiche degli alimenti, in particolare per la presenza di micotossine sugli alimenti autoprodotti e dell’acqua di abbeverata prelevata da fonti naturali o pozzi.