Scheda Informativa

AN.1.1 Consulenza orientata al benessere animale (Bovini Latte)

 

Motivazione:
Negli ultimi anni, il benessere degli animali in allevamento è oggetto di sempre maggiore attenzione. Da una parte, l’evoluzione sempre più stringente della specifica normativa comunitaria; dall’altra, per motivi etici ed emozionali, il consumatore richiede che le condizioni di allevamento possano garantire un maggior grado di benessere per gli animali; inoltre, lo status non ottimale di benessere si è dimostrato incidere negativamente sulle prestazioni produttive e pertanto lo stesso allevatore ha tutto il vantaggio di gestire al meglio i fattori in grado di condizionarlo; infine, l’industria agroalimentare guarda al benessere degli animali non solo come fattore in grado di influenzare le caratteristiche della materia prima da trasformare, ma anche come requisito strategico di comunicazione e per assecondare le richieste del mercato. Il benessere animale risulta pertanto essere un elemento di filiera, che pur partendo dalla produzione primaria, permea le produzioni agroalimentari fino ad arrivare al consumatore. In particolare, il benessere delle bovine da latte oltre ad essere una problematica tecnica in allevamento, rappresenta la condizione necessaria per produzioni di qualità e un elemento di credibilità e di reale valore aggiunto per tutta la filiera. Inoltre, il benessere animale assume un’importanza fondamentale per le razze bovine a limitata diffusione e a rischio di estinzione, in considerazione che la già ridotta numerosità delle popolazioni potrebbe essere messa a rischio da condizioni non ottimali in grado di influenzare la sanità e il benessere animale.

Obiettivi:
- fornire elementi di valutazione per un miglioramento delle condizioni di benessere animale negli allevamenti da latte in un’ottica di filiera;
- dare indicazioni sulle possibilità di incrementare le prestazioni economiche dell’allevamento;
- fornire indicazioni al fine corrispondere alla richiesta dei caseifici di nuovi standard qualitativi del latte;
- migliorare la raccolta dei dati e il loro corretto inserimento nei sistemi aziendali;
- fornire indicazioni utili alle imprese beneficiarie dell’Intervento SRA14 – Allevatori custodi dell’agrobiodiversità del CSR Veneto 2023-2027.

Descrizione del servizio:
Il presente percorso di consulenza è valido anche per il rispetto degli impegni previsti dal Bando SRA14 – Allevatori custodi dell’agrobiodiversità del CSR Veneto 2023-2027 per le aziende che hanno ad impegno capi bovini.

Le modalità di svolgimento del servizio di consulenza considerano le indicazioni dell’European Food Safety Authority (EFSA), che nelle Linee Guida per la valutazione del benessere degli animali pubblicate nel 2014 evidenzia come alcuni parametri produttivi (quantità e qualità del latte), riproduttivi e di longevità possano essere utilizzati come “indicatori sentinella”, complementari ad altri, della situazione di benessere dell’animale in produzione. Nell’attività di check-up, il consulente fa una ricognizione dei dati disponibili e delle modalità di registrazione delle informazioni tecniche e dei dati economici nell’allevamento; ottiene dall’impresa le informazioni relative ai parametri produttivi, riproduttivi e di longevità sopraccitati, raccoglie i dati strutturali e gestionali, nonché i dati economici dell’impresa avvalendosi del sistema semplificato per la raccolta di dati tecnici ed economici nelle aziende agricole (Bilancio semplificato –BS) predisposto dal CREA-PB, sulla base delle informazioni raccolte, analizza la situazione economica e gestionale di partenza mettendo a fuoco, insieme all’allevatore, i possibili punti critici. Il consulente monitora e analizza l’andamento degli “indicatori sentinella”, indica all’impresa gli interventi da mettere in atto per risolvere le criticità rilevate. Se necessario, è prevista la possibilità di eseguire analisi degli alimenti, in particolare per la presenza di micotossine sugli alimenti autoprodotti, nonché dell’acqua di abbeverata se prelevata da fonti naturali o pozzi. Durante tutto il periodo previsto per l’esecuzione dell’operazione, il soggetto prestatore di consulenza garantisce anche assistenza telefonica all’impresa. Il consulente esegue in totale 6 visite aziendali, le ultime quattro, di norma,eseguite ad intervalli non inferiore ad un mese e non superiore a due mesi dalla precedente.

Output:
- Bilancio semplificato ex ante;
- Check-list benessere;
- Check list gestione analitica allevamento;
- n. 6 rapporti tecnici di visita aziendale;
- Bilancio semplificato previsionale ex post.
- eventuali analisi chimico fisiche degli alimenti, in particolare per la presenza di micotossine sugli alimenti autoprodotti e dell’acqua di abbeverata prelevata da fonti naturali o pozzi.

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